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18 Settembre 2024Possiamo utilizzare un olio essenziale per superare un trauma? Possiamo, annusando un olio essenziale, trovare pace e serenità’?
Da quando ho ricordo, l’olfatto, è sempre stato il mio senso preferito insieme alla vista, non perché fosse più sviluppato degli altri, perché rappresentava la via con cui relazionarmi con il mondo.
Con gli altri sensi mi sono sempre sentita impacciata, non sapevo come toccare me, figurati come toccare gli altri e per quanto riguarda il gusto? quello l’ho sfiancato a forza di abbuffate!!!
Annusare la vita mi dava la sensazione che tutto fosse possibile, annusare le persone, il cibo, i fiori, ero attirata sia dai profumi che dalle puzze ed ognuno di essi apriva porte in stanze più o meno conosciute, riportando alla memoria momenti passati felici, persone care e affetti mai dimenticati.
Secondo una recente ricerca pubblicata su Celebral Cortex, quando percepiamo un odore, esso viene codificato e trasformato e oltre ad essere memorizzato, attiva la nostra memoria autobiografica. Ogni odore viene categorizzato insieme all’esperienza vissuta e definito piacevole o sgradevole a seconda di come è stato percepito e a seconda se, l’esperienza vissuta è stata più o meno piacevole
L’olfatto è il senso più intimo e viscerale, pensa a come l’odore dell’altro può attivare la nostra energia sessuale o come il profumo della torta appena sfornata, attivi l’acquolina e le nostre emozioni. Gli odori, così come i ricordi, si fissano nella memoria, creando vere e proprie sinapsi neuronali.
Proprio per tutte le sue implicazioni, l’olfatto è considerato un senso chimico-elettrico, rappresentato da un circuito complesso, strutturato in differenti componenti. Un circuito olfattivo primario, che cattura le molecole odorose, trasportate insieme all’aria con il respiro, analizzandole secondo la loro componente biochimica. In questa prima fase riconosciamo l’odore secondo la sua chimica senza ancora avergli dato un nome
La seconda parte del circuito è di tipo elettrico, la molecola, attraverso un segnale nervoso, passa l’informazione al bulbo olfattivo che poi a sua volta trasdurrà questo segnale inviandolo alla corteccia piriforme che darà un nome all’odore.
In questo complesso sistema vengono attivate anche le strutture vicine alla corteccia piriforme ovvero amigdala e ippocampo che legano allo stimolo odoroso un’emozione, un ricordo, creando vie neurosensoriali nuove che daranno vita alla nostra memoria autobiografica. Proprio come accadeva a Proust con le sue madeleine.
Ed ecco, macchinalmente, oppresso dalla giornata grigia e dalla previsione d’un triste domani, portai alle labbra un cucchiaino di tè, in cui avevo inzuppato un pezzo di «maddalena». Ma, nel momento stesso che quel sorso misto a briciole di focaccia toccò il mio palato, trasalii, attento a quanto avveniva in me di straordinario. Un piacere delizioso m’aveva invaso, isolato, senza nozione della sua causa.
(M. Proust, Alla ricerca del tempo perduto, 1913)
Nei disturbi postraumatici, gli odori possono portare alla luce vividamente il ricordo di un un’incidente o di un ‘aggressione apparentemente dimenticata, così l’olfatto è un senso che possiamo utilizzare a sostegno del nostro benessere e gli odori o, meglio, i profumi possono essere efficacemente utilizzati in supporto a terapie riabilitative o per riportare equilibrio ed armonia in momenti difficile e stressanti della nostra vita.
Possiamo utilizzare un olio essenziale per superare un trauma? Possiamo, annusando un olio essenziale, trovare pace e serenità’?
Direi proprio di sì, non lo dico io, ma gli innumerevoli studi a sostegno di questa tesi, in quest’ottica gli oli essenziali diventano interessanti ecco perché sono oggetto di studio anche nel campo della salute mentale ed emotiva.
Un olio essenziale è in grado di riportarci a sensazioni felici, di farci provare la stessa calma che abbiamo percepito in una giornata passata in cui, il senso di leggerezza, era intriso di odore di biscotti alla cannella o di percepire la stessa passione di quel bacio, in riva al mare, in cui la pelle aveva l’odore aspro di sale e sole.
Attraverso gli oli essenziali possiamo portare noi stessi e le persone, alle quali riserveremo questo grande strumento, in stanze di amore per sé stessi, in momenti di tranquillità e di distacco da ciò che fa soffrire.
Non sono una cura ma un modo per accedere alle parti più nascoste, un modo per sfruttare una naturale capacità del cervello di elaborare le nostre sensazioni.
Ma la potenza di questi composti straordinari è molteplice, da un lato abbiamo visto come possiamo sfruttare la loro capacità di emozionarci ma dall’altro, non dimentichiamo che gli oli essenziali sono vere e proprie molecole biochimiche con altissimi benefici per il nostro corpo. Sono potenti antibatterici, antivirali, cicatrizzanti, adattogeni e possiamo davvero farne buon uso, impareremo molto anche su questo nei prossimi articoli.
Ti lascio ora un elenco di oli essenziali che puoi sperimentare provando a risvegliare in te emozioni nascoste, cercando di capire come e cosa risveglia in te un determinato odore piuttosto che un altro.
Questi oli essenziali hanno tutti in comune un elevata presenza di linalolo, una molecola, oggetto di studi che hanno evidenziato una potente azione riequilibrante e armonizzante del sistema nervoso ma anche un prezioso custode dei nostri ricordi.
E’ importante, a questo scopo, utilizzare oli essenziali di quarto grado con effetti terapeutici e certificazioni che indichino il chemiotipo ovvero la composizione biochimica dell’olio essenziale
Lavanda aiuta a placare le emozioni iper-attivate. Lede e lenisce le ferite fisiche
Bergamotto porta calore e dona un abbraccio sicuro. Ristabilisce calma e pace e rallenta i pensieri ossessivi
Petitgrain quando diventiamo intolleranti alla vita, questo olio essenziale ci ricorda che dobbiamo essere più comprensivi, in primis con noi stessi
Rosa aiuta a percepire il divino racchiuso in ognuno di noi, siamo capolavori meravigliosi ma spesso non riusciamo a vederlo perché ci riconosciamo sempre e solo nelle cose in cui non siamo capaci mentre siamo in grado di afre cose eccezionali e olio essenziale di rosa può farci vedere tutto questo
Ravintstara (ct linalolo) olio dalle spiccate qualità è uno dei più ricchi di linalolo. Aiuta ricordare la nostra missione, ci protegge e infonde fiducia e aumenta l’autostima
Impara ad ascoltarti, sii ricercatore, ricercatrice delle tue stesse emozioni. Scopri le tue infinite possibilità, impara a prenderti a cuore.
Abbi cura di te,
Federica